Gli occhi dei bambini sono sempre ricolmi di vento; è una dolce dipendenza la loro, è come con il cioccolato: la tua vita non sarà più la stessa dopo averlo assaggiato! Per questo vedi quelle creature lanciarsi in sfide ai limiti delle leggi fisiche, prodigarsi in sport estremi dalle regole concepite un istante prima dello start, per questo li vedi sfrecciare a mezz’aria con le loro biciclette dai manubri consumati… e nei pomeriggi di Primavera puoi sentirla nell’aria: è come una chiamata, quella dose che reclama prepotentemente di essere inalata, iniettata, assorbita, vissuta, digrignata; corrono, sull’asfalto come sull’erba, non fa differenza, aggrappati alla ringhiera di un balcone al trentesimo piano come sull’argine di un fiume, a guardare i cieli rosa di Aprile. Si perdono in quei solchi bianchi così eleganti tracciati dagli aerei di linea in altri tempi, altri spazi, nell’ambito di altre vite, vite più adulte, vite ancora incomprensibili, vite lontane…quelle candide tracce nell’aria sembrano parafrasare le linee che descrivono i legami tra le persone, che appaiono agli occhi dei bambini così semplici, immensi, puri…L’Estate però non è ancora arrivata, e l’imbrunire pittura frettolosamente l’intera volta celeste; quasi si può respirare il profumo malinconico delle tempere della sera. I bambini non sopportano l’idea di smettere di giocare con il vento e con il cielo, ma il loro è un furbo capriccio: in cuor loro sanno che solo poche ore li separano dall’ennesima avventura, ore importanti che possono sfruttare per accumulare preziose energie. E domani, cosa potrà accadere? Già pregustano l’inaspettato: il bruciore di un ginocchio “sbucciato”, la meraviglia di un incontro, i riflessi del sole sul mare, l’odore di un pianto, il suono dell’erba che geme in un sorriso sotto le ruote di una bicicletta, il sapore “ferroso” del sangue, la saggezza di un marciapiede pervaso da profonde spaccature dalle quali fuoriescono prepotenti radici. La magia è ordinaria, per loro.
Nuovi cieli li attendono, e con loro nuovi solchi bianchi di altre vite.
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