Noi siamo figli del NOSTRO tempo, abbiamo bisogno di avere un clacson che suona dietro di noi, per smuoverci, abbiamo bisogno di sentirci dire che ogni tre secondi un bambino muore per pensare che non esistono solo noi con i nostri problemi.
Ci piace così tanto compiangere le nostre azioni incompiute, i nostri buoni propositi che sono svaniti nell’aria fritta di un fast food.
Ci lasciamo sorprendere, ma cos’è il tedio che ne consegue? È sempre lì dietro l’angolo. Si può vivere così? Si, certo che si può vivere così, chi conosce altra via. Mi sta venendo in mente che ci si può sposare anche sotto le cascate di Madagascar, almeno avrai qualcosa da raccontare per i prossimi 4 anni ai tuoi amichetti,che ascolteranno attenti, quasi come fossi un guru esotico, le tristi condizioni di quella terra, e dovrai come minimo, smerciandare statuine fatte a mano made in Guadalupe che hai comprato a grappoli, perchè questo secondo la tua coscienza è appagante.
Noto come è bello scrivere senza cura, come se avessi letto una manciata di libri che non superano i 10kg di peso insieme. Sei sgrammaticato, non hai limiti editoriali, quasi quasi non scrivi neanche per te stesso, perché anche il tuo “te stesso” apprezzerebbe qualcosa di meglio.
Pe cavoli non lo voglio chiama neanche flusso di coscienza che sto cominciando ad odiare tale ambito letterario.
Siamo qua, sempre un po’ turbati ma sempre più impomatati. Mi chiedo se l’auto controllo sia importante. Quando chiedi a te stesso di concludere qualcosa di importante.
Non so se si nasce greenpeaceari..o ci diventa!
Se le persone che fanno volontariato in africa per Emergency, o i freelance di guerra, o i più scalcinati volontari di qualche Ong che costruiscono autogrill in mezzo al deserto, siano sempre stati un po’ così: con l’ansia addosso di vivere, e di dare.. o se sono li quasi per caso magari costretti dalle loro anime in cerca di redenzione.
Gesti estremi per i nostri occhietti sempre vergini. Ma sempre lodati, chi riesce a non lodare certi gesti, vuole solo fare il furbo, sempre cercando in tutti i modi di beffare anche se stesso.
Infondo esistono sempre le suore, anche se ogni tanto quelle scadute si mettono a gestire pensionati,(tipo quello in cui mi trovo adesso)
Ci sono sempre... tutti insieme, i prescelti da Dio in persona, chiamati attraverso l’estrema interurbana dei cieli, e disposti al servizio dell’umanità..uff che frasona…sono sempre uomini come te e me..(perché mi aspetto che qualcuno legga tale scritto, perchè io lo quasi cancellerò dalla testa di averlo fatto).
Forse è distrazione, piccoli attacchi di sonno rendono tutto più difficile.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento